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Il combattimento dell’apostolo

24 (A)Ora sono lieto di soffrire per voi; e quel che manca alle afflizioni di Cristo lo compio nella mia carne a favore del suo corpo che è la chiesa. 25 Di questa io sono diventato servitore, secondo l’incarico che Dio mi ha dato per voi di annunciare nella sua totalità la parola di Dio, 26 cioè, il mistero che è stato nascosto per tutti i secoli e per tutte le generazioni, ma che ora è stato manifestato ai suoi santi. 27 Dio ha voluto far loro conoscere quale sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra gli stranieri, cioè Cristo in voi, la speranza della gloria, 28 che noi proclamiamo, esortando ciascun uomo e ciascun uomo istruendo in ogni sapienza, affinché presentiamo ogni uomo perfetto in Cristo [Gesù]. 29 A questo fine mi affatico, combattendo con la sua forza, che agisce in me con potenza.

(B)Desidero infatti che sappiate quale arduo combattimento sostengo per voi, per quelli di Laodicea e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona[a], affinché i loro cuori siano incoraggiati e, uniti mediante l’amore, siano dotati di tutta la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a fondo il mistero di Dio, cioè Cristo[b], nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti.

Footnotes

  1. Colossesi 2:1 Non mi hanno… di persona, lett. non hanno visto la mia faccia in carne.
  2. Colossesi 2:2 TR e M il mistero di Dio, sia del Padre, sia di Cristo.